COME TENERE UNA FOTOCAMERA IN MODO CORRETTO.

Alcuni lo fanno già istintivamente, ad altri potrebbe sembrare una stupidaggine, ma quando si fotografa, il modo di tenere in mano la macchina fotografica e la postura complessiva possono avere un’influenza anche significativa sulla qualità delle foto.

Se non l’avete mai fatto, appena ne avrete l’occasione, provate ad osservare, dal vivo ma anche alla televisione, un fotografo professionista al lavoro: ad un matrimonio, ad un evento sportivo, mentre scatta le foto in studio ad una modella. La “professionalità” del fotografo si nota anche da come tiene in mano la macchina fotografica e dalla postura. Come potete immaginare non si tratta solo di una posa per impressionare gli astanti, ma di una serie di accorgimenti che gli permettono di fare al meglio il suo lavoro, ovvero di scattare foto migliori.

Per chi non ha mai usato una refelx digitale, tali accorgimenti potrebbero non essere ovvi. Ecco, allora, una lista di aspetti a cui porre attenzione quando si scattano foto con una reflex digitale (provate a tenere a portata di mano la vostra reflex mentre leggete, per provare subito l’effetto):

  • la mano destra stringe il fianco della macchina fotografica, l’indice è leggermente appoggiata sul tasto di scatto o appena sopra esso, il pollice è appoggiato in posizione quasi opposta all’indice, sul dorso della macchina, vicino alla o sulla ghiera, presente in tutti i modelli;
  • il palmo della mano sinistra sostiene la macchina fotografica, mentre pollice e indice avvolgono l’obiettivo, pronti a regolare il livello di ingrandimento o la messa a fuoco manuale;
  • le braccia, i gomiti in particolare, stanno strette contro il torace;
  • la fronte spinge contro la fotocamera, l’occhio quindi quasi aderisce al mirino;
  • la testa sporge lievemente in avanti, verso la fotocamera;
  • i piedi non sono uniti, stanno separati per garantire un solido appoggio a tutto il corpo;
  • il piede corrispondente all’occhio che si usa per guardare nel mirino sta lievemente in avanti rispetto all’altro piede.

Luce scarsa, tempi lunghi e trucchi da professionista
Se la luce scarsa e operiamo senza l’aiuto del flash, possiamo ridurre il rischio di foto mosse grazie ad alcuni “trucchi”:

– tratteniamo il fiato, scattiamo e torniamo a respirare
– buttiamo fuori il fiato, scattiamo e inspiriamo nuovamente
(funzionano entrambe le techiche, a scelta)
– allarghiamo le gambe per avere una buona base, ci “sediamo” e puntiamo il gomito sinistro contro il fianco
– ci sediamo per terra, meglio se con la gamba destra piegata (tallone vicino al pube) e puntiamo il gomito sinitro sul ginocchio della gamba sinistra trasformandoci in una sorta di treppiedi umano
– appoggiamo la fotocamera sul bordo di un tavolo, sul tetto dell’auto, sulla spalliera della poltrona, su un muretto, sul ramo dell’albero…

Questi accorgimenti complessivamente mirano ad avere la postura più ferma e stabile possibile, in modo da ridurre il rischio di agitare troppo la macchina fotografica e fare quindi foto mosse. Nel caso si scatti usando un orientamento verticale, valgono tutti i consigli di cui sopra, principalmente cambia la posizione della mano destra, che ruota in basso e regge quindi la maggior parte del peso della fotocamera. L’accorgimento più difficile da applicare tra quelli descritti sopra è stato per me tenere le braccia strette contro il corpo, che non mi viene per nulla naturale. Comunque nelle occasioni in cui era necessaria la massima stabilità ne ho tratto vantaggio.

Inizialmente potrebbe non essere automatico applicare tutte queste indicazioni, ma se durante i primi scatti (le prime centinaia) porrete attenzione alla vostra postura complessiva, eventualmente correggendola, ad un certo punto essa diverrà completamente automatica.

 

(Fonte internet Fotocomefare / terapixelblog)